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SORRENTO, Napoli – E’ stata invitata anche NetCom Group a partecipare al convegno dal titolo “La trasformazione digitale per integrare sanità e sociale”, organizzato l’8 e il 9 aprile a Sorrento da Agid (Agenzia per l’Italia digitale) e Cnr-Icar in collaborazione con Fpa (Innovazione nella Pubblica Amministrazione e Forum PA) e i cui temi sul tavolo erano i seguenti: «In che modo il digitale sta trasformando il settore della Sanità? Quali sono i benefici per il welfare e il sociale? Quanto e come si sta diffondendo l’utilizzo del fascicolo sanitario elettronico tra i cittadini?». Durante l’iniziativa sono stati forniti dati e analisi relativi allo stato dell’arte e agli impatti che l’innovazione digitale e le tecnologie emergenti stanno avendo sul Welfare e sulla Sanità e dei benefici che questa evoluzione comporta per cittadini, mondo delle imprese e della ricerca. Alla due giorni hanno preso parte tra gli altri: Teresa Alvaro, direttore generale di AgID, Mariano Corso, Responsabile scientifico Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità Politecnico di Milano, Giuseppe Cozzolino, Direttore generale Città Metropolitana di Napoli, Giuseppe De Pietro, Direttore Cnr-Icar, Fabio Faltoni, Presidente dell’Associazione Servizi e Telemedicina di Assobiomedica, Domenico Favuzzi, Presidente GdL Digital Transformation in Sanità, Anitec-Assinform. Per NetCom Group era presente il responsabile della Business Strategies, Ugo Papagni che ha sottolineato, numeri alla mano l’emergenza sociale legata alla Spesa Sanitaria ed il ruolo che l’azienda napoletana sta svolgendo. « L’Italia – ha spiegato nel corso del suo intervento Papagni – è il Paese più vecchio dell’Unione Europea, le cure mediche saranno spese in crescendo e su 150 mld di Euro spesi lo scorso anno, 40 sono sulle spalle delle famiglie».

«La digitalizzazione della sanità – ha precisato ancora Papagni – è la chiave per ottimizzare i costi e spostare l’asse dalla cura alla prevenzione. Netcom sta giocando il suo ruolo sociale contribuendo a rendere più semplici ed accessibili servizi ai cittadini, un esempio in tal senso è l’investimento su App per TV che facilita la fase di riabilitazione per anziani. Altro ambito in cui, come azienda stiamo investendo, è la creazione di algoritmi che automatizzano e certificano grandi moli di dati necessari per la costruzione del fascicolo sanitario elettronico».

L’intervento si è concluso mettendo in luce che questo tipo di attività sono portate avanti a prescindere da ricadute immediate di business.

«Lavoro – ha concluso il responsabile Business Strategies di NetCom Group – in un’azienda dove il profitto non è il fine ma il mezzo per prestare dei servizi a clienti e alla comunità, questo ci consente di investigare ambiti utili per la comunità ma con ricadute sul business non immediate, ma per avere un ingaggio diffuso e cambiare passo verso la digitalizzazione della sanità è doveroso ripensare da parte del policy maker le modalità di ingaggio delle aziende italiane in particolar modo quelle medio piccole».

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