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Automatizzare il più possibile le attività di test di prodotti, applicazioni, servizi digitali diventa oggi vitale per qualunque organizzazione, dato l’attuale livello di complessità raggiunto dal software, la necessità di aggiornarlo di frequente, e di aggiungere nuove funzionalità.

Ci sono però tipologie di test che risulta difficile automatizzare: è il caso, ad esempio, dell’operatore di tlc TIM, che aveva l’esigenza di automatizzare alcuni test richiesti per la verifica della qualità video fruibile attraverso la piattaforma di streaming TIMVision.

Collaudare la qualità video di contenuti ‘over-the-top’

Tramite TIMVision, installabile su varie tipologie di dispositivi (PC, smartphone, tablet, smart tv, tv connesse a decoder TIM Box), l’operatore fornisce agli utenti finali servizi di intrattenimento multimediale utilizzando la modalità di distribuzione OTT (over-the-top). In sostanza, grazie al paradigma OTT, l’applicazione TIMVision permette agli utenti, tramite la propria connessione internet, di fruire film e contenuti video che non vengono erogati direttamente da TIM, ma sono prodotti o distribuiti da terze parti (Dazn, Netflix, Infinity+). Pertanto, al fine di garantire un servizio soddisfacente, è necessario verificare la qualità video dei contenuti erogati attraverso TIMVision attuando specifiche attività di monitoraggio e test. I contenuti vengono però fruiti, appunto, in modalità OTT, su diversi tipi di dispositivi e in condizioni differenti, e ciò, spiega TIM, rendeva impraticabile l’implementazione di una soluzione software in grado di eseguire il test automatico della qualità video in tali scenari di utilizzo dell’applicazione. Proprio per questo motivo, l’anno scorso TIM ha optato per l’adozione di una soluzione di test innovativa, sviluppata e messa a punto da NetCom Group, e utilizzabile via rete in modalità SaaS (Software as a Service).

Come funziona il sistema di AI test automation con M3TA

NetCom dispone nella propria offerta di un sistema di AI test automation chiamato M3TA, che è stato appositamente configurato e personalizzato per soddisfare i requisiti di monitoraggio automatico della qualità video richiesti da TIM.

La soluzione è costituita da un ambiente di test formato dall’appliance di test automatico M3TA alla quale, per velocizzare le attività di verifica e aumentarne la produttività, sono collegabili molteplici TIMVision Box.

All’appliance è connessa anche una telecamera ad alta definizione (4K), in grado di riprendere le immagini video dei differenti contenuti, che compaiono su uno smart TV, anch’esso ad alta definizione. La telecamera 4K consente di simulare la capacità visiva dell’utente e la sua reale abilità di percepire il livello di qualità video.

Con questa particolare attrezzatura, utilizzabile in modalità remota, è possibile attivare il monitoraggio automatico della qualità video dei contenuti OTT a livello end-to-end, rilevando fenomeni di buffering, squadrettamento, micro-glitch o altri disturbi che possono condurre all’abbassamento della qualità stessa, e che in genere provocano immediata frustrazione da parte di chi sta fruendo il contenuto.

Il controllo della qualità video in questi servizi rappresenta del resto un passaggio fondamentale, molto importante nel processo di verifica e validazione dell’applicazione TIMVision, specialmente nel quadro di evoluzione dei dispositivi e dei contenuti, oggi caratterizzati da una definizione 4K, ma domani proiettati verso una definizione ancora più elevata (8K).

Dove sta l’innovazione: un sistema di AI test automation

Come prima accennato, la ragione per cui TIM ha scelto la soluzione di NetCom è che, ad oggi, non esiste sul mercato un sistema di test automatico in grado di eseguire, unicamente via software, il monitoraggio della qualità video, e ciò spiega l’introduzione della telecamera. Quest’ultima, tuttavia, non rappresenta il vero elemento innovativo, che invece è costituito dall’integrazione di un sistema di intelligenza artificiale (AI) in grado di analizzare e interpretare ciò che la telecamera riprende. In altre parole, durante la sessione di monitoraggio dei contenuti, la tecnologia di AI sottostante, preventivamente e opportunamente ‘allenata’ a individuare condizioni e fenomeni di degradazione della qualità video, è in grado di riconoscere ed evidenziare in automatico i disturbi. Successivamente, sulla base di tali dati, TIM può segnalare i problemi all’area tecnica, o alle terze parti che controllano direttamente l’erogazione del contenuto, in modo da ottimizzare il proprio servizio.