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NetCom Group è da anni presente in progetti di mobilità sostenibile riguardanti la Smart Mobility, il paradigma dei MaaS (Mobility as a Service) e l’elettrificazione. In particolare, i primi due elementi si basano sull’utilizzo delle tecnologie IoT (Internet of Things) finalizzate all’erogazione di servizi di trasporto intelligente (ITS). In termini di sostenibilità, tali tecnologie consentono il monitoraggio ambientale attraverso l’installazione di una rete di sensori che rilevano la presenza di inquinanti nell’aria (es., NOx, CO2, polveri sottili).

Mediante processi di inferenza tra tali rilevazioni e l’andamento dei flussi di traffico sia veicolare che pedonale, gli enti gestori delle infrastrutture stradali possono erogare una serie di servizi in tempo reale che prevedono, ad esempio, di limitare l’accesso a determinate aree urbane e/o di segnalare la presenza di sostanze tossiche nell’aria (es. dovuti a roghi di rifiuti abusivi che diffondono diossina), allertando le autorità competenti.

I progetti di mobilità sostenibile: E-Mobility e Borgo 4.0

D’altro canto, per promuovere la sostenibilità è necessario investire sui processi di innovazione che riguardano l’elettrificazione dei mezzi di trasporto. A tal riguardo, NetCom Group è attiva sul programma Borgo 4.0, che prevede di rendere Smart la città di Lioni (AV) entro la fine del 2023. All’interno di tale programma, NetCom è capofila del progetto E-Mobility (Electric-Mobility), a cui partecipano sia partner industriali (Bitron, ST Microelectronics, FIB, CMD) che Organismi di Ricerca (tutte le università Campane).

Obiettivo del progetto sarà analizzare metodologie innovative che consentano di incrementare l’autonomia di percorrenza di un veicolo full-electric agendo sia sul sistema di accumulo che sul sistema di trazione. In particolare, il progetto si concentrerà sull’utilizzo di batterie di nuova generazione, su metodologie di controllo sulla trazione innovative e di tipo predittivo, considerando le correlazioni con la topologia e le condizioni stradali e metereologiche che caratterizzando il percorso Origine-Destinazione (es. numerosità di tratti in salita/discesa, temperatura ambientale, disponibilità di colonnine per la ricarica, etc.). Inoltre, il progetto prevede la realizzazione di colonnine ultra-fast, al fine di promuovere la mobilità elettrica velocizzando i tempi di ricarica e per creare una rete che consenta un miglior adattamento al cambiamento che conseguirà con tale mobilità.

LIFE-SAVE: un progetto a livello europeo

Con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un mondo più ecosostenibile, NetCom Group ha fornito il proprio know-how anche nel progetto europeo LIFE-SAVE che ha come scopo lo sviluppo e l’industrializzazione di un sistema per la conversione delle auto convenzionali in veicoli ibrido-solari. L’idea, nata nel Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Salerno, è diventata prima un brevetto e poi un progetto, che a oggi vede il coinvolgimento di quattro partner industriali italiani. Il sistema di conversione prevede l’integrazione di motori elettrici nelle ruote posteriori del veicolo. I motori, collegati a una batteria al litio addizionale, trasformano l’auto in un’ibrida TTR (Through The Road).

La vettura totalmente ecologica

Su tetto e cofano della vettura sono installati dei pannelli solari flessibili ad alto rendimento con la funzione di coadiuvare la ricarica della batteria, sia durante la guida che durante la sosta. Tale soluzione risponde all’esigenza di ridurre le emissioni e permette di evitare la rottamazione forzata di veicoli ancora in buone condizioni, in piena ottica LCA (Life Cycle Assessment). La diffusione di massa delle auto elettriche non è dietro l’angolo: la possibilità di dare una seconda vita alla propria auto, trasformandola in un veicolo ecologico, è un’alternativa all’elettrico, soprattutto se consideriamo che i veicoli elettrici non consentono di evitare del tutto le emissioni, a meno che l’energia per la ricarica non provenga da fonti rinnovabili. Nello specifico, NetCom Group ha sviluppato il software di controllo del powertrain elettrico che è stato caricato nella VMU (Vehicle Management Unit) dell’ultimo prototipo realizzato.

Enrico Landolfi e Matteo Marino